

Recentemente abbiamo inoltrato al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin la nostra proposta per risolvere l’endemico problema della siccità, che si manifesta ogni anno in primavera e in estate soprattutto nelle nostre regioni meridionali.
Impianti di desalinizzazione
Sulla base dell’esperienza che con i miei collaboratori abbiamo da anni maturato in Medioriente, portando acqua di mare dissalata nelle città e nei deserti trasformati in aree agricole, proponiamo di trasferire il nostro know-how anche in Italia, cominciando dalla Sicilia.
Gli impianti di desalinizzazione che proponiamo non sono programmati sul metodo termico classico (distillazione dell’acqua attraverso sistemi di riscaldamento da fonti fossili), ma attraverso la tecnica dell’osmosi inversa. Mentre l’energia necessaria per far funzionare gli impianti è prevista da energie rinnovabili (fotovoltaico, eolico e idrogeno).
Potenzialmente attivi tutto l’anno
Di giorno, soprattutto durante i mesi estivi, in presenza abbondante di luce, gli impianti fotovoltaici (che producono energia pulita e a basso costo) potranno fornire una parte della loro energia elettrica per il funzionamento dei macchinari e stoccarne un’altra parte per la produzione di idrogeno da utilizzare nelle ore notturne e nei mesi invernali.
In tal modo sarà così possibile programmare un’attività continua degli impianti di dissalazione, notti ed inverni compresi.
Osmosi inversa
L’osmosi inversa è un metodo di separazione di un soluto e un solvente basato sull’applicazione a una membrana semipermeabile di una pressione esterna tale da invertire il flusso osmotico, per cui il solvente fluisce dalla soluzione più concentrata verso quella meno concentrata.
L’osmosi inversa applicata all’acqua proveniente dal mare passa prima attraverso un bacino di filtraggio contenente tre strati diversi di materiali naturali: pietre laviche, sabbia, ghiaia.
Dopo questo filtraggio naturale l’acqua viene immessa alla pressione di circa 70 atmosfere nei cilindri contenenti le membrane con spessori infinitesimali, che provvedono a trattenere il sale, mentre l’acqua viene inviata all’utilizzo o alla potabilizzazione, se richiesta. Il sale, prima di essere rimandato al mare, viene convogliato verso un processo che ne limita l’impatto sull’ecosistema.